La storia 

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"Nato nel 1924, il maggiore di tre figli - una sorella e un fratello più giovani di me - appartengo a una famiglia della borghesia genovese, che per la recessione del 1929 ha vissuto una dignitosa povertà..." (Sacerdoti nella città, esperienze di umanesimo cristiano, S. Vento e L. Rolandi [a cura di] Diabasis, 2010).
 
Nel 1948 don Piero diventa sacerdote e viene inviato come curato nella parrocchia di Borzoli, “il grande amore della mia vita”, come ebbe a ricordare.
 
Nel 1957 il Card. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, lo chiama alla Pontificia Opera di Assistenza “Auxilium”, in appoggio al Direttore Mons. Giovanni Cicali, a cui succede nel 1969. Negli stessi anni don Piero inizia l’assistenza all’UNITALSI Ligure

Nel 1971, istituita la Caritas Italiana, don Piero ne diviene riferimento e guida nella Diocesi. 

Nel 1983 lancia il Progetto Monastero: il Monastero diventa la sua casa di elezione, in condivisione con i poveri. Svolge il suo servizio in Auxilium e Caritas fino al 1998 e lungo i decenni si fanno sempre più fecondi l’incontro con i poveri, la riflessione e l’azione per la pace, la solidarietà in occasione delle grandi calamità naturali, la predilezione per la formazione dei giovani. Il suo contributo supera il livello locale e lascia traccia nel panorama nazionale.

Nel 2001, Il Comune di Genova gli assegna il “Grifo d’Oro”, il riconoscimento assegnato ai genovesi che si sono resi preziosi per il bene della propria città.

La testimonianza di don Piero prosegue al di là degli incarichi operativi, con una presenza costante al Monastero, anche quando torna alla casa di famiglia.

Muore il 12 aprile 2012.

Questi sono i tratti biografici essenziali della vita di don Piero. Essa merita di essere circostanziata. Contribuisci, aggiungendo il tuo ricordo.

 

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